Fondo di Garanzia Inps: un’importante tutela per il lavoratore in caso di fallimento del datore

Oggi più che mai a causa della particolare situazione economica che sta attraversando il nostro Paese e non solo, esiste il rischio che diverse imprese, piccole o grandi che siano, incorrano in un fallimento, ma per i lavoratori un’importante tutela è offerta dal Fondo Garanzia Inps.


Innanzitutto i lavoratore deve tenere presente che se l’azienda per cui lavorava è fallita, il nostro ordinamento prevede una serie di meccanismi per tutelarlo, in particolare l’insinuazione al passivo del fallimento ed il Fondo Garanzia INPS.

L’insinuazione al passivo del Fallimento

Con la sentenza dichiarativa del fallimento, il Tribunale nomina contestualmente un curatore con il compito di amministrare il patrimonio del fallito sotto la supervisione del giudice delegato, al fine di garantire la massima soddisfazione dei creditori.

Il curatore trasmette ex art. 92 Legge Fallimentare una comunicazione a tutti i creditori (lavoratori compresi) indicando il termine per l’insinuazione al passivo e le modalità di presentazione.
L’insinuazione al passivo consiste nella quantificazione del credito vantato, sostenuta da idonea documentazione a sostegno. In particolare nel caso di un lavoratore, il contratto di lavoro, le buste paga e la certificazione unica.

Tale richiesta del lavoratore verrà vagliata dal curatore e successivamente approvata dal giudice delegato in un provvedimento denominato “stato passivo”. Tale documento contiene l’elenco di tutti i creditori, con la rispettiva suddivisione in classi di privilegio. I crediti da lavoro dipendente godono di un particolare grado di privilegio e questo significa che questa classe di creditori deve essere soddisfatta prioritariamente rispetto alle altre.

Una volta che la propria richiesta di insinuazione al passivo viene accolta, il lavoratore non deve più compiere alcuna attività, ma solo attendere che il curatore svolga il proprio compito, recuperi il possibile e lo distribuisca ai creditori secondo quanto indicato nello stato passivo.

Le incognite sono sostanzialmente due:

  • le tempistiche per l’espletamento di tutte le attività necessarie da parte del curatore, sono sostanzialmente lunghe, generalmente alcuni anni;
  • l’incapienza dell’attivo fallimentare in quanto è pur vero che il lavoratore è un creditore privilegiato, ma spesso succede che nonostante gli sforzi del curatore, il patrimonio dell’azienda fallita sia largamente inferiore rispetto ai suoi debiti.

Il Fondo Garanzia INPS (art. 2 L. n. 297/82 – Artt. 1 e 2 Dl.gs. n. 80/92)

Al fine di poter garantire una maggior tutela al lavoratore ed ovviare almeno parzialmente alle criticità sopra esposte, il nostro ordinamento ha istituito il c.d. Fondo di Garanzia INPS.
Questo strumento è stato creato per sostituirsi al datore di lavoro se costui risulti insolvente nel pagamento al proprio dipendente o ai suoi aventi diritto del trattamento di fine rapporto (TFR) e delle ultime tre mensilità.

L’accertamento dell’esistenza del credito in favore del lavoratore a titolo di T.F.R. e/o ultime tre mensilità avviene con l’ammissione del credito nello stato passivo della procedura, che determina la misura dell’obbligazione del Fondo di Garanzia.
La relativa domanda può essere presentata a partire dal 30° giorno successivo alla ricezione della comunicazione di cui all’art. 97 L.F., con la quale il curatore informa che lo stato passivo è stato reso esecutivo.

Dal 1° aprile 2012 le domande devono essere presentate esclusivamente in via telematica, accedendo alla propria posizione personale tramite il sito dell’INPS. (https://www.inps.it)
L’Istituto è tenuto a liquidare l’importo dovuto al lavoratore entro 60 giorni decorrenti dalla data di presentazione della domanda completa di tutti i documenti previsti.

Attivarsi in modo tempestivo è fondamentale per la tutela dei propri diritti

La presentazione di queste domande – insinuazione al passivo del fallimento e richiesta al fondo garanzia INPS – è soggetta ad una tempistica tassativa ed in certi passaggi molto stringente. Per tale ragione è importante attivarsi immediatamente, anche prima della formale dichiarazione di fallimento, facendosi supportare dal vostro legale di fiducia onde minimizzare gli effetti negativi del dissesto del datore di lavoro.

Per qualsiasi ulteriore informazione o aggiornamento in merito all’evoluzione giurisprudenziale sul punto, potrete trovare i recapiti dello studio legale nella sezione “contatti“.